E’ stato inaugurato venerdì sera, al Museo Per Via di Pieve Tesino, di fronte ad un nutrito pubblico di partecipanti, il dipinto raffigurante una veduta del Tesino. Questa tela è tornata a casa dopo 150 anni, grazie alle donazioni di un gruppo di privati che si sono riuniti in un comitato di benefattori per il recupero e l’acquisto del quadro.
L’evento si è aperto con i saluti di Chiara Avanzo, Presidente del Consiglio regionale, seguita da Livio Gecele, sindaco del Comune di Pieve Tesino e da Beppe Zorzi, direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi che gestisce il Museo Per Via, oltre al Museo Casa De Gasperi.
Dopo la lettura dei nomi dei quaranta donatori che hanno contribuito economicamente all’acquisto del dipinto, Beppe Zorzi e Flavia Rippa in rappresentanza del comitato promotore hanno svelato il quadro e la stampa abbinata.
La professoressa Elda Fietta, che da anni studia le vicende dei venditori di stampe tesini, ha poi raccontato la storia di questa immagine e del suo recupero, una bella storia che racchiude in se l’anima del nostro Museo Per Via.
Il dipinto, infatti, venne commissionato nel corso dei primi decenni dell’Ottocento al pittore e incisore Frédérich Martens da Francesco Felice Tessaro, mercante d’arte tesino ad Anversa.
La veduta divenne anche il soggetto di una stampa pubblicata dagli editori Tessari, originari di Pieve Tesino ed operanti ad Augsburg dalla fine del Settecento.
Dopo che per generazioni il quadro era stato conservato dalla famiglia Tessaro, se ne erano in seguito perse le tracce, fino all’anno scorso quando si seppe che era stai messo in vendita dall’ultima proprietaria, una signora romana. Così un piccolo comitato di privati (Elda Fietta, Manfredo Marchetto, Fabio Ognibeni e Flavia Rippa) ha deciso di organizzare una raccolta fondi per fare ritornare in valle questo importante pezzo di storia tesina, con l’obiettivo di arricchire il patrimonio storico del territorio.
Questa acquisizione è stata vissuta dalla popolazione locale come un “ritorno” di qualcosa che appartiene alla storia della valle e ha contribuito a rafforzare il sentimento di appartenenza al Tesino.