Nei lunghi anni “al servizio” dei Remondini i Tesini acquisirono una notevole esperienza non solo commerciale ma anche in campo artistico e culturale. Molti di loro avevano istituito dei depositi stabili per la loro merce lungo i percorsi abituali, che non tardarono a divenire in molti casi delle botteghe vere e proprie. In questo modo entrarono in contatto con i più vari mercati europei e conobbero editori diversi, alcuni dei quali, i più raffinati, si erano spinti a offrire alla borghesia cittadina prodotti di gran valore, opera talvolta di artisti affermati e di incisori di valore.
Questo patrimonio di esperienze e di contatti diretti a livello europeo iniziò a dare i suoi frutti già prima della fine del connubio coi Remondini. Sempre più spesso i venditori tesini cominciano a rifornirsi in Inghilterra e Francia, emancipandosi un poco alla volta dagli stampatori di Bassano.
Negli ultimi decenni del Settecento prese così avvio una fase nuova: i commerci tesini si radicano e in molte città d’Europa le loro botteghe diventano negozi d’arte veri e propri. Sono decine e decine quelli fiora censiti, anche se probabilmente molti ancora mancano all’appello. Ciò che sappiamo è che spesso si trovavano in prossimità del centro cittadino e erano luoghi lussuosi, perfettamente integrati con l’ambiente e la società in cui nascevano, capaci di offrire al pubblico i più svariati oggetti d’arte: dipinti, vasi, sculture, articoli di cartoleria, forniture per belle arti.
A contatto con una clientela d’élite e sensibili all’atmosfera culturale delle più importanti capitali europee, i Tesini capirono che avrebbero meglio soddisfatto le esigenze di quel particolare mercato se avessero potuto seguire direttamente le mode e le innovazioni, scegliendo essi stessi i temi più in voga, gli artisti di nome e gli stampatori più affidabili. Fu così che divennero essi stessi editori: non più dipendenti dalla produzione altrui, ora erano loro a rincorrere e anche ad orientare le mode e ad essere padroni del loro destino.
Tra gli editori tesini di maggiore fama ricordiamo i Tessari, che avevano negozio ad Augusta, i Buffa di Amsterdam, i Fietta Badalai a Strasburgo e a Metz, Antonio Tessaro a Gand, i Pasqualini a Brünn, e tanti altri. Tra le attività più prestigiose ci fu senza dubbio la ditta Daziaro attiva in Russia e a Parigi, che nel corso dell’Ottocento giunse ad essere la fornitrice ufficiale degli zar di Russia. Villa Daziaro, ancora oggi visibile alla porte di Pieve Tesino, rappresenta una testimonianza della ricchezza raggiunta dalla famiglia, ma anche del legame che, come accadeva spesso, gli imprenditori tesini all’estero seppero mantenere con i paesi natii.