Quella dell’ambulantato è una storia di uomini, ma l’avventura degli uomini presupponeva la certezza, la stabilità, la continuità riposta nel mondo femminile.
Non ci sono testimonianze di presenze femminili fra i girovaghi del Tesino, nè potevano esserci, in quanto completamente estranee all’organizzazione della società tesina: da una parte gli uomini, col compito di procurare il denaro liquido, dall’altra le donne, col compito di provvedere alle necessità materiali della vita quotidiana durante l’assenza dei mariti, in primo luogo il lavoro dei campi e la cura del bestiame, e poi le innumerevoli faccende proprie della donna in ogni società contadina.
Il matrimonio con un girovago significava sacrificio e solitudine per molti anni, negli affetti e nelle difficoltà da affrontare. E se il peso dell’educazione dei figli cadeva totalmente sulle donne, queste dovevano poi esser pronte a vederseli partire ancor quasi bambini, cassetta in spalla, chissà quanto lontano, chissà per quanto tempo…